Collana Tesi
Il Tempietto della Santissima Annunziata
Tesoro di materiale e tecniche studio di un’architettura come oreficeria
Maddalena Branchi,
didapress
24x27 cm
64 pagine/pages
ISBN 978-88-3338-142-8
© 2021
Maddalena Branchi
Maddalena Branchi, Firenze, 1989. Ha conseguito la laurea in Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, discutendo la tesi presentata in questa pubblicazione nel 2015. Nel 2016 la tesi ha ottenuto la menzione speciale (5° premio) nel concorso Premio SIRA GIOVANI 2016 per le migliori Tesi di Laurea in Restauro Architettonico.
Nel 2019 ha conseguito il titolo di specialista in Beni architettonici e del Paesaggio presso la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Firenze.
Attualmente partecipa al programma di Dottorato in Architettura presso il DIDA (XXXIV ciclo, curriculum Strutture e restauro dell’Architettura e del patrimonio cul- turale) e svolge attività di cultrice della materia nel Laboratorio di Restauro (Prof. M. De Vita, DIDA, Unifi).
L’oggetto di studio è il Tempietto della Santissima Annunziata, all’interno della Basilica omonima sulla controfacciata.
L’architettura originaria del tabernacolo, costruito nel secolo XV per custodire l’affresco ritenuto miracoloso dell’Annunciazione su commissione di Piero di Cosimo de’ Medici, è attribuito a Michelozzo e rivela gli stilemi dell’architettura del primo rinascimento fiorentino.
Il Tempietto nel corso del secolo XVII ha modificato in parte le sue forme per interventi voluti dal Granduca Ferdinando I e poi da Ferdinando II e Cosimo III, che attestano lo stretto legame tra il culto della Madonna e la famiglia Medici.
La bellezza di questa piccola architettura, impreziosita dalle opere artistiche che racchiude, risulta in parte offuscata da una patina che si è distesa su tutte le superfici e che non consente il pieno apprezzamento dell’opera. Questa forma di degrado ha creato un filtro che appiattisce i profili, le sagome e i chiaroscuri delle lavorazioni, nascondendo la vera natura dei materiali e attenuandone i contrasti cromatici.
Lo studio ricostruisce la storia del Tempietto e ne individua i protagonisti, progettisti e finanziatori che lo hanno realizzato, analizza le caratteristiche architettoniche, i materiali e le tecniche, nella convinzione che per aver cura di un monumento si debba in primo luogo conoscere la sua forma e la sua sostanza, annotare in modo scientifico le problematiche che richiedono un intervento per poter poi proporre operazioni volte ad intervenire criticamente sul monumento architettonico, moderando e controllando quantitativamente e qualitativamente le attività di restauro.