Collana Tesi
Abitare il paesaggio storico
Progetto per il Poggio Strozzoni a Pitigliano
Novella Lecci, Luca Pasqualotti,
didapress
24x27 cm
64 pagine/pages
ISBN 978-88-3338-134-3
© 2021
Novella Lecci
Novella Lecci architetto, nasce a Fiesole (FI) nel 1994, si forma presso la Scuola di Architettura dell’Università di Firenze dove si laurea in Scienze dell’Architettura nel 2016, relatrice la Prof.ssa C. Luschi, e consegue la laurea magistrale in Architettura a dicembre 2019 con relatore il Prof. F. Fabbrizzi.
Luca Pasqualotti
Luca Pasqualotti architetto, nasce ad Arezzo nel 1994, si forma presso la Scuola di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, laureandosi con lode il giorno 20 Dicembre 2019 con la tesi presentata in questa pubblicazione, relatore Fabio Fab- brizzi.
Il territorio italiano è disseminato di reperti che testimoniano la sto- ria e cultura dei popoli che lo hanno abitato nel corso del tempo. Molto spesso questi segni del passato, patrimonio di enorme valo- re, vengono dimenticati e abbandonati. Questo è il caso della chie- sa di San Francesco ed il Parco Orsini, situati sull’altopiano di Poggio Strozzoni presso Pitigliano, un paese a sud della Toscana, in un terri- torio con una storia antica detto anche Area del Tufo.
Il Parco e la chiesa, da sempre legati, di origine cinquecentesca e ap- partenenti ad un momento particolarmente fiorente per Pitigliano, sono oggi in stato di degrado, ma vengono individuati come opportu- nità per lo sviluppo contemporaneo del paese.
Il recupero, infatti, propone di creare nuovi spazi per attività cultura- li, di didattica e formazione: il centro culturale diocesano di San Fran- cesco ed il nuovo centro polifunzionale di Rocca Strozzoni. I due in- terventi sono l’articolazione di un unico sistema mirato a creare una rete sinergica di relazioni con le attività già presenti nel territorio per valorizzarne le risorse.
Il lavoro di tesi si articola in diverse fasi, dalla ricerca archivistica, al rilievo, fino al progetto architettonico. Il nuovo intervento si innesta sul contesto storico e fa dei caratteri tradizionali la matrice alla base di un progetto contemporaneo che cerca un rapporto dialogico con il suo passato.