Autori Vari
Arte e Architettura: una diade dalla storia secolare e dai confini mai realmente definiti, alla quale questo numero di «Firenze Architettura» non può che rivolgere un sintetico regard. È Luciano Semerani a ricordarci, nel suo editoriale, il ruolo svolto dalla “linea” e dalla “forma” nell’accomunare l’architettura alle altre arti, almeno fino all’alba della rivoluzione digitale, ma sui territori di tale (impossibile?) approssimazione è dato ritrovare oltre Henry van de Velde, Étienne-Louis Boullée e John Hejduk. Tra i paesaggi dell’arte, opere effimere come la Mastaba di Christo e Jeanne-Claude a Londra o i nastri con cui Maria Lai legò il paese di Ulassai alla vertigine della sua montagna, narrano i valori dei luoghi con la stessa intensità del più tettonico monumento alla Resistenza di Cima Grappa, sintesi felice di architettura, scultura e poesia.